Come verificare la vulnerabilità informatica

Nel mondo moderno e altamente connesso, vista la sempre maggiore centralità dei sistemi IT, è essenziale che le aziende prendano provvedimenti per proteggersi dalle vulnerabilità informatiche.

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Nel mondo moderno e altamente connesso, vista la sempre maggiore centralità dei sistemi IT, è essenziale che le aziende prendano provvedimenti per proteggersi dalle vulnerabilità informatiche. Contrariamente a quello che si pensa, le aziende che rischiano di più una violazione dei propri sistemi sono quelle realtà in cui il digitale è usato soprattutto in modo strumentale, senza una particolare vocazione tecnologica. Il punto di partenza è senza dubbio la verifica della vulnerabilità informatica. Ma come si procede? Cerchiamo di scoprirlo, iniziando dal principio: la definizione.

Cos’è la vulnerabilità informatica

Vulnerabilità informatica è un termine generico che indica una debolezza in un sistema IT, che, se non individuata per tempo, può essere sfruttata da un attaccante per portare a termine un attacco con successo. Ne troviamo un’indicazione nel post “Understanding vulnerabilities” sul sito del National Cyber Security Centre dell’UK. Con il termine ombrello vulnerabilità informatica si indica qualsiasi possibile punto di attacco che può essere identificato all’interno di una infrastruttura IT. Ecco perché, nella verifica di una vulnerabilità informatica, il primo passo indispensabile è proprio quello di sapere cosa cercare.

Identificare le vulnerabilità informatiche: cosa cercare

Vediamo come identificare le vulnerabilità informatiche dei propri sistemi IT e proteggerli dalle violazioni a cui potrebbero esporsi.

  • Rilevare le anomalie è il primo passaggio fondamentale. Monitorando l’attività degli utenti e degli endpoint è possibile identificare irregolarità nel comportamento che potrebbero indicare attività dannose, e proteggere così i sistemi vulnerabili.
  • Effettuare un’analisi vera e propria della sicurezza su perimetri aziendali e perimetri effimeri come reti pubbliche o servizi basati su cloud. Questo assessment dovrebbe avere l’obiettivo di valutare i livelli di rischio, sia associati alle anomalie identificate, sia derivanti da una analisi indipendente della rete.
  • Verificare i processi aziendali è l’ultima operazione da compiere e permette di identificare eventuali vulnerabilità informatiche derivanti non dai singoli asset digitali ma dalla loro interazione durante le fasi operative.

Implementando queste strategie, le aziende hanno l’opportunità di prevenire una parte significativa degli incidenti legati alla sicurezza. Vista la delicatezza di questa prima fase e la necessità di competenze specifiche, in generale le aziende prediligono l’affiancamento da parte di partner con competenze specifiche nel settore, che possano affiancare i professionisti interni lungo tutta la verifica delle vulnerabilità informatiche.

Valutare la vulnerabilità informatica: raccogliere informazioni

Quando si verificano le vulnerabilità è importante raccogliere informazioni e valutare i rischi tecnici e operativi associati al sistema e a come le persone lo utilizzano. La gap analysis può essere uno strumento efficace per valutare questi rischi. Identificando le discrepanze tra lo stato attuale di un sistema e la posizione di sicurezza desiderata, le aziende possono identificare le aree su cui concentrarsi.

L’analisi dei gap aiuta a comprendere e assegnare priorità alle potenziali vulnerabilità valutando i sistemi operativi, le configurazioni software, l’infrastruttura di rete, gli account utente, i controlli di accesso alla sicurezza fisica e altre risorse fondamentali per la protezione di un determinato ambiente. Questa valutazione consente di mitigare tempestivamente il livello di vulnerabilità informatica prima che si trasformi in rischio. In questo, è importante che le aziende valutino anche il rapporto fra persone e tecnologia prevedendo, per esempio, programmi di formazione sulla consapevolezza della sicurezza informatica.

Analizzare i dati è una priorità

Quando si riscontra una vulnerabilità informatica, l’analisi dei dati è un passaggio essenziale per identificarne l’origine e l’entità. I sistemi di monitoraggio dei dati sono diventati più sofisticati negli ultimi anni, consentendo ai team di sicurezza di rilevare rapidamente comportamenti anomali nelle loro reti.

Per aumentare la propria visibilità sulle minacce digitali, il modello più tradizionale è il Security Operations Center (SOC) 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Questi SOC sono gestiti da professionisti qualificati della sicurezza informatica che monitorano varie fonti di dati per attività sospette o cambiamenti nel comportamento degli utenti. Oggi, tuttavia, grazie a sistemi di analisi sempre più predittivi e strumenti come gli Early Warning, il ruolo del SOC si sta evolvendo, spostandosi da un ruolo reattivo a una funzione più proattiva e predittiva.

Monitor: controlla regolarmente la sicurezza

Gli audit di sicurezza regolari sono una parte importante della gestione della vulnerabilità informatica nelle aziende. Questi controlli forniscono, agli amministratori di sistema e ad altre parti interessate, avvisi tempestivi sullo sviluppo di minacce, consentendo di adottare le misure necessarie per prevenire una potenziale violazione. Lo stato di sicurezza di un’infrastruttura, infatti, è in continua variazione, sia per cause interne, per esempio l’inserimento di nuovi utenti, endpoint o processi, sia per cause esterne, come la comparsa di nuove minacce.

L’importanza di verificare la vulnerabilità informatica

Verificare la vulnerabilità informatica è necessario per garantire la sicurezza del sistema e dei dati, in quanto identifica e aiuta ad affrontare problemi di sicurezza che potrebbero avere gravi conseguenze. Utilizzando i suggerimenti in questo articolo, puoi verificare rapidamente e facilmente la presenza di vulnerabilità nel tuo sistema. Infine, non dimenticare di monitorare regolarmente le soluzioni di sicurezza, aggiornare i programmi e rimuovere le vecchie applicazioni che non sono più utilizzate o supportate.